Situazione iniziale 

L'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) è responsabile dell'omologazione dei concimi in Svizzera. Le relative disposizioni legali sono fissate nell'ordinanza sui concimi (OCon, RS 916.171), in virtù della quale questi ultimi vengono omologati a condizione che, se applicati correttamente, non mettano in pericolo l’uomo, gli animali e l’ambiente e siano efficaci per l’uso previsto.
 
I Cantoni controllano se i concimi presenti sul mercato adempiono le disposizioni del diritto sui concimi. Su loro richiesta l’UFAG coordina i compiti d'esecuzione in cosiddette campagne nazionali. Nell’ambito della Campagna nazionale di mercato 2011/2012, gli 11 Cantoni partecipanti hanno condotto una verifica sui concimi immessi sul mercato onde stabilirne la conformità alle disposizioni legali (UFAG, 2015). Gli obiettivi principali di detta Campagna di mercato erano:

la verifica della conformità dell’etichettatura alle prescrizioni, dichiarazione dei tenori di sostanze nutritive compresa; 

l’analisi dei tenori di metalli pesanti e il controllo del rispetto dei valori limite. 


Dalla Campagna di mercato 2011/12 è emerso che sia in materia di etichettatura sia in materia di tenori di sostanze nutritive e di metalli pesanti, le condizioni poste dal diritto sui concimi minerali, organici e organico-minerali non sono sempre adempiute. Per quanto concerne l'etichettatura le lacune riguardavano, in particolare, la mancanza di indicazioni sullo stoccaggio, la neutralizzazione e l'eliminazione, l'indicazione del tipo di concime o la lingua dell'etichetta. Inoltre, in determinati casi, i tenori minimi garantiti dichiarati di sostanze nutritive erano al di sotto dei limiti di tolleranza di cui all'ordinanza sul libro dei concimi (OLCon, RS 916.171.1). Tra i metalli pesanti si è spesso riscontrato un superamento dei valori limite nei concimi minerali fosforici per il cadmio.

Sulla scorta dei risultati della Campagna di mercato l'UFAG, in collaborazione con i servizi cantonali competenti e con la partecipazione della categoria, ha elaborato raccomandazioni all'indirizzo di Confederazione, Cantoni e responsabili della commercializzazione, integrate poi nel Rapporto concernente la Campagna di mercato sui concimi 2011/2012 (UFAG, 2015). Mediante l'attuazione delle raccomandazioni si mira a un maggior rispetto, sul mercato svizzero dei concimi, delle prescrizioni vigenti e delle esigenze relative alla qualità. 

Attuazione delle raccomandazioni 

Le raccomandazioni scaturite dai risultati della Campagna di mercato e destinate all'UFAG, cinque in totale, si trovano a diversi stadi di realizzazione. Se ne riportano di seguito i dettagli. 

1.   È in fase di elaborazione un promemoria contenente le esigenze relative all’etichettatura dei concimi secondo la legislazione sui concimi e sui prodotti chimici, all’attenzione di responsabili della commercializzazione e Cantoni, che dovrebbe fungere da ausilio per i fornitori di concimi. Sarà messo a loro disposizione entro fine 2016.

2.   Su mandato dell'UFAG, il Centro Svizzero di Tossicologia Umana Applicata (SCAHT) ha redatto dei rapporti sulla valutazione della rilevanza tossicologica delle immissioni di cadmio e uranio riconducibili ai concimi (FitzGerald & Roth, 2015; Roth & FitzGerald, 2015), che sono stati pubblicati unitamente a quello conclusivo sulla Campagna di mercato sui concimi 2011/2012.

3.   Mediante il progetto concernente l’introduzione di una nuova categoria di concimi «concimi minerali ottenuti dal riciclaggio», l’UFAG intende promuovere e sostenere tali concimi, allo scopo di chiudere quanto più possibile i cicli delle sostanze. Essi sono inoltre un'alternativa all'utilizzo di concimi fosforici minerali e, in quanto tali, determinano una riduzione delle immissioni di metalli pesanti correlate. L'introduzione della nuova categoria di concimi è prevista nel 2018.

4.   L'attuazione delle raccomandazioni rivolte a Confederazione, Cantoni e responsabili della commercializzazione contribuirà a migliorare il rispetto delle prescrizioni e delle esigenze relative alla qualità dei concimi. La relativa efficacia sarà valutata in occasione di una prossima campagna di mercato. In fase di pianificazione si potrà approfittare delle esperienze maturate con la Campagna 2011/2012.

5.   La divulgazione di informazioni in merito a studi, rapporti e valutazioni sui metalli pesanti nei concimi, condotti con la partecipazione dell'UFAG, si svolge a intervalli regolari e in maniera trasparente.

Valutazione della rilevanza tossicologica delle immissioni di cadmio e uranio riconducibili ai concimi condotta dal Centro Svizzero di Tossicologia Umana Applicata (SCAHT)

Lo SCAHT ritiene che l'utilizzo di concimi fosforici minerali con gli attuali tenori di cadmio non comporti elevati rischi per la salute umana o l'ambiente. Rispettando il valore limite del cadmio è più probabile che si ottenga una riduzione di tale sostanza nel suolo che non un suo accumulo. Inoltre, sembra che le immissioni per via aerea oggi siano inferiori rispetto a dieci anni fa. Per determinati gruppi della popolazione, tuttavia, l'esposizione al cadmio rasenta già la dose giornaliera tollerabile, ragion per cui, lo SCAHT suggerisce di mantenere bassi i tenori di cadmio nei concimi, onde limitare al massimo ulteriori immissioni (FitzGerald & Roth, 2015).
 
L'uranio proveniente da concimi fosforici minerali può contribuire all'aumento delle concentrazioni naturali nei suoli e nelle acque. L'assorbimento di uranio riconducibile ai concimi attraverso le derrate alimentari, tuttavia, è ancora ritenuto abbastanza trascurabile, vista la scarsa capacità di assorbimento di tale sostanza delle piante. Considerata la mobilità di tale elemento nei suoli, però, le immissioni mediante i concimi possono contribuire all'assorbimento attraverso l'acqua. Le attuali concentrazioni di uranio nell'acqua potabile svizzera non rappresentano, però, in generale, un rischio inaccettabile per l'uomo e l'ambiente. L’attenzione dovrebbe concentrarsi in particolare su quelle regioni con gruppi della popolazione sensibili e che, per caratteristiche geologiche, presentano concentrazioni elevate (Roth & FitzGerald, 2015). Lo SCAHT suggerisce di valutare gli effetti di un valore indicativo per l'uranio nei concimi.

Propone, inoltre, di estendere la sorveglianza su cadmio e uranio nel quadro delle reti nazionali di osservazione dei suoli (NABO), di osservazione nazionale delle acque sotterranee (NAQUA) e di osservazione nazionale della qualità delle acque superficiali (NAWA).

Lorenz Schwab, UFAG, Settore Sistemi agroambientali e sostanze nutritive, lorenz.schwab@blw.admin.ch