Nell’ambito del commercio estero, le norme d’importazione costituiscono tuttora uno strumento importante per l’agricoltura elvetica. Le disposizioni fondamentali in materia, come ad esempio per le autorizzazioni d’importazione, per la determinazione delle aliquote di dazio o la ripartizione dei contingenti doganali sono contenute nell'ordinanza sulle importazioni agricole. Molti importatori e consumatori ritengono opinabili le numerose norme per l'importazione, tanto più che ci sono sempre più accordi di libero scambio. Pertanto l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) s'impegna, laddove possibile, per la semplificazione delle norme d'importazione e per la riduzione del dispendio amministrativo. Nel 2014 la semplificazione delle disposizioni per il traffico viaggiatori ha rappresentato un importante passo in questa direzione. Sotto l’egida dell'Amministrazione federale delle dogane, l'ordinanza sulle dogane è stata modificata in modo da consentire di abolire la maggior parte delle disposizioni per il traffico viaggiatori contenute nell’ordinanza sulle importazioni agricole. Da allora le franchigie e le aliquote di dazio per tutte le merci che le superano, anche per i prodotti agricoli e le derrate alimentari, sono fissate nell'ordinanza sulle dogane. Soltanto i più importanti prodotti e gruppi di prodotti sono soggetti a dazio nel traffico viaggiatori e le aliquote di dazio sono state adeguate in modo che, nel complesso, continui a vigere la protezione per i prodotti agricoli. D'altronde nel traffico viaggiatori possono essere importate soltanto merci che non sono destinate al commercio. Grazie a norme più semplici è possibile anche controllare in maniera più efficace tale disposizione.

Il Consiglio federale ha altresì ridotto le aliquote di dazio fuori contingente (ADFC) su grano duro, cereali panificabili e cereali grezzi (mais, avena, orzo) per adeguarle alle rispettive aliquote di dazio sui cereali trasformati destinati all’alimentazione umana. Inoltre l'UFAG nel 2014 ha modificato quattro volte l'ordinanza sulle importazioni agricole per aumentare il contingente doganale delle patate: due volte per coprire l'ulteriore fabbisogno di patate da semina, una volta per le patate da tavola e una volta per quelle destinate alla trasformazione. Infine l'UFAG ha adeguato periodicamente, secondo norme restrittive, le imposizioni doganali per zucchero, cereali, alimenti per animali e semi oleosi.

Una sintesi dettagliata di queste modifiche è contenuta nel rapporto del Consiglio federale concernente le misure tariffali prese nel 2014 nel quale è altresì pubblicata l’attribuzione dei contingenti doganali e in che misura questi vengono utilizzati. Informazioni in proposito e su altri temi concernenti le importazioni agricole sono disponibili sul sito Internet dell’UFAG sotto Temi > Importazione di prodotti agricoli o direttamente sotto www.import.ufag.admin.ch

Ripartizione dei contingenti doganali per la carne rossa in base al numero di macellazioni 

Nel quadro della Politica agricola 2014-2017 è stato introdotto un ulteriore metodo di ripartizione per l'attribuzione di quote del contingente per la carne di animali delle specie bovina, ovina, caprina ed equina. Il 40 per cento di tali quote non è più venduto all'asta, bensì assegnato «secondo il numero degli animali macellati». Le disposizioni d’esecuzione in materia sono contenute nell'ordinanza sul bestiame da macello e nell'ordinanza concernente la banca dati sul traffico di animali (BDTA). Tali disposizioni prevedono che le domande per l’ottenimento di quote del contingente vengano registrate ed elaborate esclusivamente in forma elettronica, facendo ricorso, per quanto possibile, a dati già disponibili. Per far sì che l'UFAG potesse ripartire i contingenti liberati per il periodo di contingentamento 2015 secondo il nuovo metodo, è stato necessario conteggiare le macellazioni nel primo semestre 2014 e assegnarle agli aventi diritto a quote del contingente. A tal fine, già nel 2013 erano state adeguate le funzionalità della BDTA affinché i macelli potessero registrare dati supplementari relativi alle macellazioni. Nella notifica di macellazione, da allora il beneficiario della cessione può essere registrato sotto forma di numero BDTA supplementare. Il beneficiario della cessione è la persona che può presentare domanda, anche mediante il portale Internet di Agate, nella BDTA, per ottenere quote dei contingenti per l’importazione di carne. L'estensione della BDTA con la componente della domanda per il beneficiario della cessione è stata realizzata a tappe. A fine giugno 2014 l'helpdesk di Agate ha informato tutti gli interessati sulle nuove procedure. La guida per i richiedenti è pubblicata sul sito Internet www.agate.ch > Informazioni > Notifica di animali > Contingenti d'importazione carne.

Parallelamente alla BDTA è stato necessario ampliare l'applicazione informatica dell'UFAG KIC, con la quale, tra le altre cose, vengono calcolate e ripartite le quote di contingente. Gli adeguamenti della KIC in vista della nuova ripartizione dei contingenti d'importazione di carne non sono stati considerevoli, poiché le funzionalità esistenti sono state incluse nei nuovi processi in modo ottimale. Tuttavia è stato necessario mettere a disposizione la nuova funzione secondo le scadenze e sono pertanto sorti conflitti con le modifiche parallelamente in corso e di gran lunga più ampie riguardanti il calcolo degli emolumenti e la gestione degli indirizzi. Fortunatamente prima della scadenza del termine d'inoltro della domanda per i beneficiari della cessione, a fine agosto 2014, KIC era disponibile anche per la lettura delle domande e per il calcolo delle quote di contingente.

Poco prima della scadenza del termine d'inoltro sono state immesse nella BDTA molte domande tanto che, alla fine, oltre il 90 per cento delle macellazioni di bovini, equini, ovini e caprini ha potuto essere tenuto in considerazione per il calcolo delle quote dei contingenti d'importazione della carne. Nonostante le informazioni fornite a più riprese dall'UFAG, dall'helpdesk di Agate e dalla categoria utilizzando diversi mezzi (sito Internet, invio di lettere, giornali, e-mail, telefonate), molte persone direttamente interessate hanno appreso con un certo ritardo che le loro domande dovevano essere immesse nella BDTA. Tuttavia solo pochissimi non hanno rispettato il termine.

Naturalmente si attendevano con curiosità i risultati della prima attribuzione. Come atteso, le ripartizioni sono state molte: in tutto 244 persone (giuridiche) hanno ricevuto quote per almeno un tipo di carne. I titolari di contingenti più numerosi sono stati quelli con quote per la carne bovina (224). Ma le ripartizioni non sono solo numerose ma anche unilaterali: le 5 maggiori quote per la carne bovina ammontano complessivamente a oltre il 64 per cento, mentre 210 quote a meno dell'1 per cento. La tabella sottostante mostra una sintesi sulle macellazioni fatte valere e sulla ripartizione delle quote di contingente per i diversi tipi di carne.

Specie animaliMacellazioni gennaio - giugno 2014


Fatte valerein %Titolari di quoteN. di quote < 1%Somma quote < 1%Somma
5 maggiori quote

Bovini355 366316 46389,122421017 %64 %
Ovini104 20399 67595,714012620 %52 %
Equini1 00993092,244278 %58 %
Caprini22 12921 59397,6947314 %54 %
Totale482 707438 66190,9244   

Fonti: BDTA, UFAG 


Un elenco di tutti i titolari di contingenti e delle rispettive quote è pubblicato sul sito Internet dell'UFAG www.import.ufag.admin.ch sotto «Carni e animali da macello». A partire dal periodo di contingentamento 2016 il periodo di calcolo dura un intero anno, inizia il 1° luglio e termina il 30 giugno dell'anno precedente. È possibile che il periodo più lungo determini spostamenti per quanto riguarda le quote di contingente in particolare per gli ovini poiché questi vengono macellati soprattutto in autunno.

Risultati delle vendite all’asta per il periodo di contingentamento 2014   

Una parte considerevole dell’esecuzione delle norme d’importazione è costituita dalla ripartizione dei contingenti doganali. Per quelli che non possono essere assegnati tramite la procedura più semplice («procedura progressiva», ovvero «first come, first served») spesso si applica la vendita all’asta. Per il periodo di contingentamento 2014 l’UFAG ha indetto 102 vendite all’asta per la ripartizione dei diversi contingenti doganali parziali. Gli offerenti usufruiscono praticamente per tutti i bandi della possibilità di presentare le offerte mediante l’applicazione Internet Vendita all’asta elettronica. Delle oltre 9000 offerte pervenute, l'81 per cento è stato trasmesso con l'applicazione Vendita all’asta elettronica. Tale quota è diminuita del 3 per cento. Ciò probabilmente è correlato agli elevati requisiti di sicurezza per l'accesso all’applicazione.

Nella maggior parte dei casi i quantitativi di contingente messi all’asta sono fissati in ordinanze e vengono modificati solo in via eccezionale. Le liberazioni di numerose categorie di carne e prodotti carnei, però, variano di anno in anno. I quantitativi totali di contingenti per l’importazione di carne sono nuovamente aumentati nel 2014. Già nel 2013 i quantitativi messi all’asta avevano segnato una crescita di circa il 10 per cento rispetto all'anno precedente. Nel 2014 hanno raggiunto quota 87 553 tonnellate, registrando un incremento dell'1,5 per cento. In particolare l'UFAG ha liberato 1800 tonnellate in più di contingenti per la carne di pollame (+ 3,8 %) e circa 800 tonnellate supplementari per il contingente della carne di vacca da salumeria (+ 6,4 %). Dalle prime liberazioni del 2015 non è ancora possibile desumere una tendenza verso un'ulteriore evoluzione dei quantitativi. Le supposizioni secondo cui a causa del nuovo metodo di ripartizione verrebbero liberati minori quantitativi, finora non sono state confermate.

Dopo il calo del 9 per cento del prezzo medio di aggiudicazione che ha interessato tutte le vendite all’asta di carne nel 2013, attestatosi a 2.47 franchi il chilogrammo, nel 2014 esso è aumentato di nuovo, raggiungendo i livelli del 2012 (2.70 fr./kg). L'incremento è riconducibile in particolare alla categoria più cara Lombi / High-Quality-Beef, per la quale il prezzo è aumentato del 20 per cento, ossia di 2.24 franchi il chilogrammo. Anche per la maggior parte delle altre quote di contingente si rileva un rincaro, quelle della carne ovina, ad esempio, sono aumentate del 10 per cento, attestandosi a 2.16 franchi il chilogrammo. Il prezzo medio per il contingente di carne di pollame, invece, resta costante. La domanda di carne equina è diminuita notevolmente; i quantitativi liberati e i prezzi d'offerta sono notevolmente inferiori a quelli dell'anno precedente.

Dopo i risultati della vendita all'asta nel periodo di contingentamento 2013 si avrebbe potuto pensare che si fosse interrotta la tendenza pluriennale a prezzi d'aggiudicazione sempre maggiori per la carne, ipotesi non confermata, tuttavia, nel 2014. E come si presentano i prezzi d'aggiudicazione nel 2015? Da quest'anno il 40 per cento delle liberazioni di contingenti di carne rossa è ripartito «in base al numero di animali macellati» anziché nel quadro di vendite all’asta. Come per i quantitativi liberati, dopo il primo trimestre non si riconosce alcuna tendenza inequivocabile per quanto riguarda le ripercussioni che potrebbe avere l'ulteriore metodo di ripartizione sui prezzi d'aggiudicazione. I primi risultati della vendita all'asta del 2015 mostrano prezzi più elevati per le quote di contingente di carne ovina e carcasse di vacche, ma prezzi inferiori per le quote di contingente di Lombi/High-Quality-Beef nonché carne caprina ed equina. È probabile che altri fattori, come i quantitativi liberati e i prezzi delle rispettive categorie di carne all'estero e all'interno del Paese, influenzino maggiormente la formazione dei prezzi dei contingenti rispetto al metodo di ripartizione. Tuttavia, è ancora troppo presto per un'analisi più ampia.

Nella tabella seguente sono riportati i risultati dettagliati delle vendite all’asta di contingenti del 2014.

Emanuel Golder, UFAG, Settore Importazioni ed esportazioni, emanuel.golder@blw.admin.ch