Mezzi finanziari – 2014

Per i provvedimenti nel settore della produzione animale (promozione dell’allevamento e contributi per l’eliminazione dei sottoprodotti incl.) nell’anno oggetto del rapporto sono stati erogati, in totale, 94,0 milioni di franchi.

Zoom: ab15_p_grafik_tierproduktion_mittelverteilung_viehwirt_i.png

Provvedimenti sul mercato del bestiame da macello e della carne

Sulla base di un accordo di prestazione, l’UFAG ha delegato alla cooperativa Proviande compiti esecutivi nel settore del mercato del bestiame da macello e della carne.

Classificazione neutrale della qualità

In virtù dell’ordinanza sul bestiame da macello, Proviande provvede alla classificazione della qualità delle carcasse nei macelli di grandi dimensioni (27 aziende alla fine dell'anno oggetto del rapporto), ovvero in quelle aziende in cui vengono macellati mediamente più di 120 suini o circa 23 capi di bestiame grosso a settimana. Per gli animali delle specie bovina, ovina, caprina ed equina la muscolatura e il grado di ingrasso vengono determinati otticamente, applicando la cosiddetta CH-TAX. Per gli animali della specie suina, invece, la muscolatura (la quota di carne magra) viene stabilita utilizzando apparecchi appositi. I risultati della classificazione neutrale della qualità sono registrati in maniera centralizzata in un server di Identitas AG. Salvo poche eccezioni, la qualità degli animali macellati va determinata anche in tutti gli altri macelli; in questi casi, tuttavia, la classificazione viene effettuata dagli impiegati di tali strutture. La classificazione neutrale della qualità contribuisce ad aumentare la trasparenza, a migliorare la qualità delle carcasse, a finalità statistiche e a conteggiare correttamente gli animali da macello.

Negli ultimi anni si è osservato un aumento della muscolatura degli animali macellati riconducibile al maggior livello di conoscenza degli allevatori: nel 2014 sono stati classificati come bene in carne e molto bene in carne quasi il 66 per cento dei torelli, il 30 per cento dei vitelli e il 63 per cento degli agnelli. Nel 2005 erano stati rispettivamente, il 43, il 17 e il 43 per cento. Per le vacche, invece, nello stesso periodo la muscolatura è rimasta la stessa: negli ultimi anni è rientrato nelle classi scarnate e molto scarnate tra il 40 e il 47 per cento delle vacche macellate. Questa evoluzione è riconducibile alla grande quantità di vacche da latte e alla detenzione di speciali razze da latte.

Zoom: ab15_p_grafik_tierproduktion_qualitaet_schlachtkoerper_i.png

Sorveglianza dei mercati pubblici e organizzazione dei provvedimenti di sgravio del mercato

Prima dell’inizio dell’anno civile Proviande, in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni contadine, allestisce un programma annuale nel quale sono definiti i mercati pubblici per bestiame da macello e ovini. Tale programma indica il luogo e la data dei singoli mercati, nonché le categorie di animali che possono esservi presentate. Nel quadro dell'attuazione della Politica agricola 2014-2017, nell'ordinanza del 1° luglio 2014 sul bestiame da macello è stata stabilita una nuova età minima di 161 giorni per animali della specie bovina adatti a essere presentati sui mercati pubblici. Proviande ha adeguato le indicazioni per lo svolgimento dei mercati pubblici e i mercati pubblici di vitelli si sono svolti solo fino al 30 giugno 2014.

Il calo degli effettivi di animali da salumeria nell'anno oggetto del rapporto ha comportato una lieve diminuzione dei mercati di bestiame grosso e del numero degli animali acquistati all'asta (ca. 2500 animali in meno, –con un calo del 4,3 %) rispetto all'anno precedente. Il numero di pecore acquistate all'asta, invece, è aumentato rispetto al 2013 segnatamente di circa 2500 animali (3,5%).

Nei periodi di eccedenze stagionali, o comunque temporanee, sui mercati gli animali non vendibili sono assegnati ai titolari di quote di contingenti che sottostanno all’obbligo di ritiro. Nel quadro di tale sgombero del mercato, Proviande ha assegnato 2677 capi della specie ovina e 304 della specie bovina a commercianti titolari di una quota di contingente doganale, che, per tali assegnazioni, devono pagarle il prezzo settimanale stabilito.

Cifre inerenti ai mercati pubblici sorvegliati – 2014

CaratteristicaUnitàVitelli ¹Bestiame grossoOvini
Mercati pubblici sorvegliatiNumero153709325
Animali acquistati all'astaNumero23 97255 72173 383
Numero medio di animali per mercatoNumero15779226
Quota degli animali presentati rispetto alle macellazioni totali%101433
Animali assegnati (sgombero del mercato)Numero93042 677

 ¹ I mercati pubblici di vitelli si sono svolti per l'ultima volta da gennaio a giugno 2014
Fonte: Proviande

 
Come di consueto, anche nella primavera ed estate 2014 l’offerta di vitelli da macello ha superato la domanda. A sostegno dei prezzi, i macelli hanno immagazzinato 593 tonnellate di carne di vitello, che sono poi state smaltite in autunno. L’UFAG ha contribuito, stanziando 3,1 milioni di franchi (ca. 5 fr. il kg), a ridurre i costi di stoccaggio e la perdita di valore causata dal congelamento.

Provvedimenti sul mercato delle uova

La domanda di uova cala considerevolmente soprattutto dopo Pasqua. Onde attutire le ripercussioni delle fluttuazioni di mercato stagionali, dopo aver sentito le cerchie interessate, nell’ambito dei crediti stanziati nel 2014, sono stati messi a disposizione 1,3 milioni di franchi circa per il finanziamento di misure di valorizzazione. Nell'ambito della cosiddetta «azione di spezzatura» i fabbricanti di prodotti a base di uova hanno valorizzato nell’industria alimentare svizzera gli albumi e i tuorli di più di 11,8 milioni di uova di consumo indigene, sgravando quindi il mercato delle uova di consumo in guscio. Sul fronte del commercio al dettaglio è stato ridotto il prezzo di 5,4 milioni di uova di consumo a beneficio dei consumatori: la Confederazione ha versato un contributo di 9 centesimi per ogni uovo spezzato e di 5 centesimi per ogni uovo ribassato; la categoria ha contribuito allo sgravio del mercato con circa lo stesso importo. In totale, alle azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo hanno partecipato rispettivamente 10 e 8 aziende.

Provvedimenti per la valorizzazione della lana di pecora indigena

In virtù dell'ordinanza concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena, nel 2014 l'UFAG ha sostenuto progetti innovativi di valorizzazione della lana di pecora, dando priorità alle organizzazioni di solidarietà che, al fine di valorizzarla, hanno perlomeno il compito di cernire, lavare e vendere per la trasformazione in prodotti finiti la lana indigena raccolta. Eccezionalmente, il lavaggio può essere effettuato all’estero. In tale contesto l'UFAG nel 2014 ha sostenuto 8 progetti innovativi stanziando un importo totale di circa 0,5 milioni di franchi.

Le organizzazioni di solidarietà che, con il loro lavoro, hanno assicurato la raccolta, la cernita, il lavaggio e la cessione di circa 203 tonnellate di lana di pecora per la trasformazione in prodotti finiti all’interno del Paese sono state 7. Il contributo della Confederazione per chilogrammo di lana lavata è stato di 2 franchi, per un importo totale di circa 0,4 milioni di franchi.

Promozione dell’allevamento di animali

Secondo l’articolo 144 LAgr, i contributi federali per la promozione dell’allevamento possono essere versati solo a organizzazioni di allevamento riconosciute. Queste sono pubblicate sul sito Internet dell’UFAG (link organizzazioni di allevamento). Le disposizioni d’esecuzione sono sancite nell’ordinanza sull’allevamento del bestiame (OAlle). Quest'ultima stabilisce le condizioni che deve adempiere un'organizzazione di allevamento di animali delle specie bovina, suina, ovina e caprina, nonché di equidi, conigli, pollame, api mellifere e camelidi del nuovo mondo per ottenere dall'UFAG un riconoscimento della durata di al massimo dieci anni.

Con l’entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, del testo rivisto dell’ordinanza sull’allevamento di animali(OAlle), i contributi per animale iscritto nel libro genealogico possono essere assegnati soltanto per animali: a) i cui genitori e nonni sono iscritti o menzionati in un libro genealogico della medesima razza e b) la cui percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 per cento. Inoltre, le misure zootecniche possono essere computate soltanto per gli animali il cui proprietario è domiciliato in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein e, durante l’anno di contribuzione, è membro attivo di un’organizzazione di allevamento riconosciuta. Una misura zootecnica dà diritto a un unico contributo per animale e per anno.

Con l'adeguamento dell'OAlle del 1° luglio 2014, per quest'anno per la prima volta è stato possibile erogare anche contributi per lo svolgimento di un esame dello stato di salute dei bovini. L'interesse principale alla rilevazione e la registrazione delle caratteristiche sanitarie nell'ambito di un esame dello stato di salute secondo standard internazionali risiede soprattutto nell’utilizzo di referti clinici e diagnostici per la selezione di animali robusti, in particolare nell'ambito della selezione genomica. Con l'impegno delle organizzazioni di allevamento e il sostegno della Confederazione si contribuisce notevolmente alla Strategia per la salute animale in Svizzera 2010+ (link) dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV.

Nel 2014 sono stati erogati contributi a 22 organizzazioni di allevamento per un importo complessivo di circa 33,4 milioni di franchi in favore della tenuta del libro genealogico, della conduzione di esami funzionali e della conservazione delle razze svizzere. In quest’ultimo ambito si conducono, nella maggior parte dei casi, progetti pluriennali. Non sono stati fatti versamenti a organizzazioni di allevamento il cui contributo totale risultava inferiore a 50 000 franchi. Fanno eccezione i contributi alle organizzazioni di allevamento di razze svizzere.


Ripartizione dei fondi - 2014

Il settore dell’allevamento di bovini ha beneficiato di circa 23,5 milioni di franchi, ovvero del 70 per cento dei fondi a disposizione per l’allevamento, due terzi dei quali stanziati per l’esecuzione di esami funzionali del latte. I contributi federali per l’allevamento consentono di ridurre i costi delle prestazioni zootecniche delle organizzazioni. Gli allevatori ne traggono beneficio, ad esempio, pagando tariffe inferiori per gli esami funzionali del latte.

Zoom: ab15_p_grafik_tierproduktion_mittelverteilung_tierzucht_i.png

Verifica delle organizzazioni di allevamento

Onde controllare l’impiego dei fondi per la promozione dell’allevamento di animali si effettuano verifiche presso le organizzazioni di allevamento riconosciute svolgendo in tutte almeno un controllo in loco sull’arco di cinque anni. Nel 2014 sono state condotte ispezioni presso 4 organizzazioni riconosciute, stilando i rispettivi rapporti, nei quali sono state menzionate eventuali lacune e fornite indicazioni per colmarle.

Conservazione delle razze svizzere minacciate

L'UFAG è consapevole della notevole importanza delle risorse zoogenetiche destinate all’alimentazione e all’agricoltura e sostiene pertanto provvedimenti per la conservazione e la promozione delle razze svizzere a rischio di estinzione. Tali razze, nonostante la scarsa reddittività, hanno particolari valori culturali ed ecologici e sono rilevanti per la biodiversità. Per poter reagire, in futuro, a nuove condizioni quadro come cambiamenti climatici, aspettative della società o specifiche esigenze per i prodotti, le antiche razze, con la loro elevata capacità di adattamento e resistenza, acquisiranno maggiore importanza. Per questo motivo devono essere preservate e promosse. Grazie ad allevatori impegnati e al sostegno tecnico delle associazioni di allevatori è stato possibile salvaguardare fino ad oggi diverse razze meno redditizie. Il sostegno finanziario concesso finora dalla Confederazione ha avuto ripercussioni positive sugli effettivi.

Al momento vi sono 23 razze di diverse specie animali (bovini, equini, ovini, caprini, suini, api, conigli e polli) a rischio di estinzione a causa delle dimensioni ridotte degli effettivi, di un grado di consanguineità troppo elevato o di motivi tradizionali. Organizzazioni di allevamento riconosciute, ONG e istituti di ricerca possono inoltrare progetti per la conservazione e la promozione di razze minacciate. Tali progetti comprendono misure di salvaguardia specifiche, provvedimenti coordinati con prodotti particolari di specie minacciate orientati al mercato o progetti di ricerca volti a rilevare e a migliorare la varietà genetica. In collaborazione con l’Associazione svizzera per la produzione animale, l'UFAG organizza un workshop annuale sulle risorse zoogenetiche. Quello del 2014 era intitolato «Risorse zoogenetiche - conservazione e promozione delle risorse zoogenetiche nelle aziende familiari». In questa cornice gli allevatori hanno presentato i loro provvedimenti per la conservazione e si è discusso dei diversi parametri genetici della popolazione ai quali, in futuro, le organizzazioni di allevatori dovranno prestare ancora maggiore attenzione. Insieme ai diretti interessati, si continua a sviluppare il pool genetico nazionale per bovini, suini, equini e caprini (provvedimento ex-situ). L’UFAG si impegna molto anche a livello internazionale nel settore delle risorse zoogenetiche. Ad esempio ha assunto la presidenza della European Regional Focal Point, un’associazione di oltre 45 Stati europei, e collabora in diverse commissioni e gruppi di lavoro della FAO.

Contributo d'eliminazione

Con la Politica agricola 2014-2017 (PA 14-17) i contributi ai costi per l'eliminazione dei sottoprodotti animali (cosiddetti contributi d'eliminazione) sono stati estesi agli animali macellati delle specie equina e pollame (art. 45a cpv. 2 LFE). Per l'attuazione di tale provvedimento, in analogia al vigente sistema per bovini, suini, ovini e caprini è stata introdotta la BDTA. Il contributo di 25 franchi per animale della specie equina macellato con notifica alla BDTA ha un effetto positivo sulla disciplina di notifica dei macelli. Per il pollame è stato introdotto un nuovo sistema. Su richiesta sono versati 12 franchi la tonnellata di peso vivo al macello come contributo d'eliminazione.

Zoom: ab15_p_grafik_tierproduktion_entsorgungsbeitraege_i.png

15 macelli hanno richiesto alla BDTA contributi d'eliminazione per un volume complessivo di 100 500 tonnellate di peso vivo. Complessivamente hanno percepito  1,2 milioni di franchi di contributi d'eliminazione. Le 5 maggiori aziende hanno ricevuto il 99.9 per cento dei contributi, di cui il oltre il 50 per cento è stato erogato a un'azienda.

Hans Ulrich Leuenberger, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento, hansulrich.leuenberger@blw.admin.ch
Corinne Boss, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Hanspeter Lüthi, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Catherine Marguerat, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento