Sistemi di produzione
I contributi per i sistemi di produzione comprendono cinque tipi di contributi. Attraverso un contributo aziendale globale viene promossa l'agricoltura biologica, con contributi parziali vengono incentivate la produzione estensiva di cereali, girasoli, piselli proteici, favette e colza nonché la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita (PLCSI) e con altri due tipi di contributi mirati viene promosso il benessere degli animali.
Contributo per l'agricoltura biologica
A complemento del maggior ricavo che può essere ottenuto sul mercato attraverso l'agricoltura biologica, la Confederazione promuove questa forma di produzione in quanto particolarmente in sintonia con la natura e rispettosa dell'ambiente. Nell'agricoltura biologica si rinuncia completamente all'utilizzo di mezzi di produzione ottenuti mediante sintesi chimica come concimi commerciali o pesticidi.
Ciò consente di risparmiare energia e di proteggere l'acqua, l'aria e il suolo. Inoltre, viene promossa la biodiversità. L'agricoltura biologica, nel complesso, raggiunge un'efficienza maggiore nell'impiego delle risorse disponibili e incide positivamente sulla varietà delle specie. Questi sono indicatori importanti della sostenibilità del sistema di produzione. Per gli agricoltori biologici è particolarmente importante tener conto dei processi e dei cicli naturali nonché adattare l’intensità di produzione al potenziale locale.
Per poter beneficiare dei contributi i gestori devono rispettare, sull’insieme delle superfici dell’azienda, le esigenze dell’ordinanza sull’agricoltura biologica. Questa condizione non si applica per la vitivinicoltura e i frutteti nonché in caso di conversione a tappe all'agricoltura biologica.
Nel 2014 sono stati coltivati secondo i principi dell'agricoltura biologica 127 411 ettari, ovvero il 12,6 per cento della SAU totale.
Per la promozione dell'agricoltura biologica sono stati complessivamente versati 40 milioni di franchi. Maggiori informazioni sono contenute nella tabella seguente.
Contributo per l’agricoltura biologica 2014
Parametri | Unità | Regione di pianura | Regione collinare | Regione di montagna | Totale |
Azienda | numero | 1394 | 1 397 | 3 302 | 6 093 |
Superficie | ha | 30 303 | 26 129 | 70 979 | 127 411 |
Superficie per azienda | ha | 21,74 | 18,70 | 21,50 | 20,91 |
Contributo per azienda | ha | 12 746 | 5 634 | 4 458 | 6 624 |
Totale contributi | fr. | 17 768 | 7 871 | 14 720 | 40 359 |
Fonte: UFAG
Contributo per la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita
Attraverso il contributo per la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita (PLCSI) s'intende promuovere una forma di produzione adeguata al potenziale locale specifico dell'azienda. Rispetto a molti Paesi vicini, la Svizzera presenta il grande vantaggio di avere luoghi adatti alla produzione di erba. L'accento è posto sull'utilizzo efficiente del foraggio ottenuto da prati e pascoli per la trasformazione in latte e carne.
Il contributo è versato se la razione annua di tutti gli animali che consumano foraggio grezzo detenuti nell'azienda è composta nella misura di almeno il 90 per cento della sostanza secca (SS) da foraggio di base. Inoltre, è prescritta una quota minima di foraggio ottenuto da prati e pascoli: nella regione di pianura del 75 per cento e in quella di montagna dell'85 per cento della razione annuale. Si tiene altresì conto delle diverse condizioni locali. Il fatto che il foraggio provenga dalla superficie aziendale o no è irrilevante ai fini della concessione dei contributi. Nel bilancio foraggero viene computato come foraggio ottenuto da prati e pascoli anche l'apporto di foraggio di prato.
La PLCSI è considerata un sistema di produzione globale dell'azienda. Ne consegue che tutti gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo tenuti nell'azienda devono adempiere le condizioni. Viene pertanto allestito un unico bilancio foraggero con tutti gli animali che consumano foraggio grezzo, nel quale si mette a confronto offerta e consumo di foraggio. Se la razione media adempie le condizioni, sono ammesse razioni che si scostano dalle esigenze in materia di foraggiamento.
Il nuovo programma PLCSI viene sostenuto con un contributo di 200 franchi per ettaro di superficie inerbita.
Nella tabella seguente sono indicati i contributi versati nel 2014 e il numero delle aziende partecipanti.
Contributi PLCSI 2014
Unità | Regione di pianura | Regione collinare | Regione di montagna | Totale | |
Azienda/e | numero | 8 301 | 9 190 | 12 108 | 29 599 |
Superficie | ha | 126 068 | 156 574 | 245 952 | 528 594 |
Superficie per azienda | ha | 15,19 | 17,04 | 20,31 | 17,86 |
Contributo per azienda | fr. | 2 985 | 3 372 | 4 052 | 3 541 |
Totale contributi | 1 000 fr. | 24 777 | 30 988 | 49 057 | 104 822 |
Fonte: UFAG
Nel 2014 il tasso di partecipazione medio ha raggiunto circa il 70 per cento della superficie inerbita e il 60 per cento delle aziende. L'adesione è più alta nei Cantoni di montagna (Grigioni) che in quelli di pianura (coltivazione di mais).
Dalle prime stime sull'attuazione del programma PLCSI si evince quanto segue.
Le quote di foraggio concentrato e di mais sono i fattori limitanti nel bilancio foraggero. Per questo motivo nella regione di pianura il numero di aziende aventi diritto a contributi PLCSI è più basso. In questa regione la quota di aziende lattiere con una strategia di high input (con un impiego di alimenti concentrati relativamente elevato) è superiore rispetto alla regione di montagna.
La valorizzazione del latte (produzione casearia o latte industriale) e la corrispettiva pratica di foraggiamento sono determinanti per la partecipazione al programma PLCSI. In generale si può osservare che i fornitori di latte industriale (foraggiamento con una quota maggiore di mais) adempiono più raramente i requisiti PLCSI.
Alternativa: visto che la PLCSI è stata lanciata nel 2014 e le aziende hanno bisogno di un certo periodo di tempo per adattarsi, v'è da presumere che nel 2015 la partecipazione sarà maggiore.
Contributi per i sistemi di produzione per tipo di contributo (bio, produzione estensiva, PLCSI), Cantone e zona agricola
Contributo per la produzione estensiva di colture campicole (produzione estensiva)
Il contributo sostiene la coltivazione di cereali, girasoli, piselli proteici, favette e colza senza l'uso di fungicidi e insetticidi. Attraverso questo incentivo s'intende ridurre l'impiego di prodotti fitosanitari in campicoltura, onde evitare potenziali effetti negativi causati dai residui nel raccolto e nell'ambiente. Gli agricoltori che optano per la produzione estensiva sono disposti ad assumersi un determinato rischio in termini di calo delle rese o addirittura di perdite del raccolto. Questo rischio è compensato attraverso il contributo per la produzione estensiva.
Questo viene concesso per coltura, se nell'intera azienda non vengono impiegati regolatori della crescita, fungicidi, stimolanti chimico-sintesi delle difese naturali e insetticidi. Il gestore deve decidere anticipatamente per quali colture intende rispettare queste condizioni a livello aziendale.
Con la Politica agricola 2014-2017 (PA 14-17) il diritto al contributo è stato esteso anche a girasoli, piselli proteici e favette. Per queste colture è stato possibile dimostrare che l'uso di prodotti fitosanitari fa aumentare in modo significativo le rese rispetto alla produzione estensiva. Quelle per cui il livello di resa resta, invece, praticamente identico con o senza impiego di prodotti fitosanitari non vengono inserite nel programma di produzione estensiva. Per dare ai produttori la maggior flessibilità possibile nel coltivare i cereali e nello scegliere la procedura di coltivazione, il frumento panificabile e quello da foraggio possono essere coltivati con o senza i requisiti della produzione estensiva.
Grazie a questo provvedimento circa il 50 per cento della superficie cerealicola totale della Svizzera è coltivata secondo i criteri della produzione estensiva.
Il relativo contributo ammonta a 400 franchi l'ettaro e non è differenziato in base alla zona.
Nella tabella seguente sono indicati i contributi versati nel 2014 e il numero delle aziende partecipanti.
Contributi per la produzione estensiva 2014
Unità | Regione di pianura | Regione collinare | Regione di montagna | Totale | |
Azienda/e | numero | 9 216 | 4 557 | 553 | 14 326 |
Superficie | ha | 56 682 | 18 708 | 1 307 | 79 697 |
Superficie per azienda | ha | 6,48 | 4,11 | 2,36 | 5,56 |
Contributo per azienda | fr. | 2 590 | 1 642 | 946 | 2 225 |
Totale contributi | 1 000 fr. | 23 873 | 7 483 | 523 | 31 879 |
Fonte: UFAG
La produzione estensiva di colture campicole interessa prevalentemente la regione di pianura (aree campicole). La superficie media per azienda ammonta a circa 6,48 ettari. I contributi versati nella regione di pianura, pari a 2590 franchi per azienda, sono quasi il triplo di quelli versati nella regione di montagna pari a poco meno di 1000 franchi per azienda.
Contributi per il benessere degli animali (contributi URA e SSRA)
Il benessere degli animali è un tema molto sentito dalla popolazione svizzera e la sua promozione è sancita anche nella Costituzione federale (art. 104 cpv. 3 lett. b: «[la Confederazione] promuove mediante incentivi economicamente redditizi le forme di produzione particolarmente in sintonia con la natura e rispettose dell'ambiente e degli animali.»)
Spetta all'Ufficio federale dell'agricoltura decidere concretamente come impostare la promozione delle forme di produzione particolarmente rispettose degli animali. La strategia di promozione che ha messo a punto prevede i seguenti punti.
Attraverso incentivi finanziari vengono promossi l'uscita regolare all'aperto degli animali da reddito (programma URA; dal 1993) e i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi delle esigenze degli animali (programma SSRA; dal 1996).
Eccezion fatta per gli agricoltori biologici per i quali la partecipazione al programma URA è obbligatoria (art. 15 ordinanza sull'agricoltura biologica), ogni singolo agricoltore è libero di decidere con quali e quante categorie di animali (p.es. vacche da latte, bovini da allevamento, vitelli) partecipare a uno o a entrambi i programmi.
Le esigenze specifiche per ciascuna categoria di animali vigenti per entrambi i programmi sono stabilite nell'ordinanza sui pagamenti diretti varata dal Consiglio federale.
Programma URA 2014
Aliquote URA
Categorie di animali | fr./UBG |
Animali della specie bovina e bufali di età superiore a 160 giorni, animali della specie equina, animali della specie caprina e ovina di età superiore a 1 anno, agnelli magri e conigli | 190 |
Animali della specie bovina e bufali di età inferiore a 160 giorni | 370 |
Scrofe da allevamento non in lattazione | 370 |
Altri suini, suinetti esclusi | 165 |
Galline produttrici di uova da cova e di consumo e galli, pollastrelle, galletti e pulcini per la produzione di uova, polli da ingrasso e tacchini | 290 |
Dal 1° gennaio 2014 le aliquote dei contributi URA sono state aumentate di 10 franchi per UBG. Quella per i vitelli (animali della specie bovina di età inferiore a 160 giorni) è passata da 180 a 370 franchi per UBG. Questa misura è stata adottata dalla Confederazione nel quadro della PA 14-17 con l'intento di accrescere in maniera mirata e sensibile la quota di vitelli. L'uscita regolare degli animali all'aria aperta riduce notevolmente l'insorgenza di patologie dell'apparato respiratorio con conseguente beneficio per la salute che si potrebbe tradurre anche in una diminuzione dei trattamenti antibiotici.
2013
Nel 2014 la partecipazione al programma URA ha superato i valori del 2013 praticamente per tutte le categorie di animali. La crescita più marcata ha interessato la categoria animali della specie equina, di età superiore a un anno, di sesso maschile (+8,5%). Soltanto poche categorie hanno registrato un calo rispetto al 2013. Quello più significativo ha riguardato i tacchini (-2,8%).
Se si mettono a confronto le UBG riportate nelle colonne «Dati di base» e «Dati URA» per la categoria «Altre vacche» (principalmente vacche madri) con le UBG del 2013, si osserva che la crescita del 29 per cento è dovuta essenzialmente alla modifica del rispettivo coefficiente UBG che è passato da 0,8 nel 2013 a 1,0 nel 2014. L'aumento effettivo del numero di animali (base e URA) ammonta soltanto al 3 per cento.
Nemmeno i dati relativi ai vitelli (animali della specie bovina di età inferiore a 160 giorni, di sesso maschile e femminile) del 2014 non sono paragonabili direttamente a quelli del 2013. In queste categorie non soltanto è stato prolungato il periodo di permanenza da 120 a 160 giorni, bensì è stato contemporaneamente aumentato il coefficiente UBG da 0,1 a 0,13. Convertendo le UBG riportate nella tabella in numero di animali si osserva un calo dell'effettivo di base rispettivamente del 2 (vitelli femmine) e del 7 per cento (vitelli maschi). L'effettivo URA è invece aumentato del 4 per cento (vitelli maschi e femmine). La partecipazione al programma URA per i vitelli femmine è aumentata dal 36,8 (2013) al 38,8 per cento (2014), per i vitelli maschi addirittura dal 29,8 al 33,3 per cento. Questa evoluzione è verosimilmente riconducibile all'aumento dei contributi URA e a disposizioni più severe nel settore delle label.
Le modifiche delle condizioni quadro per le categorie degli animali della specie bovina di età compresa tra 160 e 365 giorni sono illustrate nel capitolo dedicato alla partecipazione al programma SSRA.
Contributo URA 2014
Unità | Regione di pianura | Regione collinare | Regione di montagna | Totale | |
Azienda/e | numero | 13 105 | 10 622 | 11 889 | 35 616 |
UBG | numero | 408 464 | 290 752 | 255 300 | 954 515 |
UBG per azienda | numero | 31,17 | 27,37 | 21,47 | 26,80 |
Contributo per azienda | fr. | 6 140 | 5 348 | 4 168 | 5 245 |
Totale contributi | 1 000 fr. | 80 460 | 56 806 | 49 556 | 186 822 |
Fonte: UFAG
Programma SSRA 2014
Aliquote SSRA
Categorie di animali | fr. / UBG |
Animali della specie bovina e bufali di età superiore a 160 giorni, animali della specie equina di età superiore a 30 mesi e animali della specie caprina di età superiore a 1 anno | 90 |
Suini, suinetti esclusi | 155 |
Galline produttrici di uova da cova e di consumo e galli, pollastrelle, galletti e pulcini per la produzione di uova, polli da ingrasso e tacchini nonché conigli | 280 |
Le aliquote SSRA non hanno subito variazioni rispetto all'anno precedente.
2013
Nel 2014 il tasso di partecipazione al programma SSRA ha superato quello del 2013 nella maggior parte delle categorie di animali. La crescita più marcata ha interessato la categoria animali della specie bovina, di età compresa tra 160 e 365 giorni, di sesso maschile (differenza: +9,5%). Soltanto poche categorie hanno registrato un calo rispetto al 2013. Quello più significativo ha riguardato i tacchini (-1,1%).
Se si mettono a confronto le UBG riportate nelle colonne «Dati di base» e «Dati SSRA» per la categoria «Altre vacche» (principalmente vacche madri) con le UBG del 2013, si osserva che la crescita dell'effettivo di base pari al 29 per cento e quella dell'effettivo SSRA pari al 30 per cento sono dovute essenzialmente alla modifica del rispettivo coefficiente UBG che è passato da 0,8 nel 2013 a 1,0 nel 2014. L'aumento effettivo del numero di animali ammonta soltanto al 3 (base) e al 4 per cento (SSRA).
Nemmeno i dati relativi ai vitelli (animali della specie bovina di età compresa tra 160 e 365 giorni, di sesso maschile e femminile) del 2014 non sono paragonabili direttamente a quelli del 2013. In queste categorie non soltanto è stato ridotto il periodo di permanenza da 245 a 205 giorni, bensì è stato contemporaneamente aumentato il coefficiente UBG da 0,3 a 0,33. Convertendo le UBG riportate nella tabella in numero di animali si osserva un calo dell'effettivo di base rispettivamente del 4 (femmine) e del 12 per cento (maschi). Questo calo è verosimilmente riconducibile al fatto che la filiera della carne ha introdotto un limite d'età per i vitelli di qualità pari a 160 giorni d'ingrasso. Per scongiurare riduzioni di prezzo gli addetti all'ingrasso foraggiano i vitelli in maniera più intensiva cosicché siano pronti per la macellazione prima di tale età. Per questo non rientrano più nella classe d'età compresa tra 160 e 365 giorni. Questa evoluzione è stata più che compensata per l'effettivo SSRA. Convertendo le UBG indicate nella tabella in numero di animali si osserva un aumento del 4 (femmine) e del 2 per cento (maschi). La partecipazione SSRA per gli animali femmine è passata dal 51,1 (2013) al 55,6 per cento (2014), per gli animali maschi addirittura dal 58,0 al 67,5 per cento.
Le modifiche delle condizioni quadro per le categorie degli animali della specie bovina di età inferiore a 160 giorni, di sesso maschile e femminile sono illustrate nel capitolo dedicato alla partecipazione al programma URA.
Contributo SSRA 2014
Unità | Regione di pianura | Regione collinare | Regione di montagna | Totale | |
Azienda/e | numero | 9 738 | 6 754 | 5 080 | 21 572 |
UBG | numero | 349 933 | 189 031 | 108 340 | 647 304 |
UBG per azienda | numero | 35,93 | 27,99 | 21,33 | 30,01 |
Contributo per azienda | fr. | 4 391 | 3 240 | 2 154 | 3 504 |
Totale contributi | 1 000 fr. | 42 759 | 21 885 | 10 940 | 75 585 |
Fonte: UFAG
Rapporto tra protezione degli animali e contributi per il benessere degli animali
Le prescrizioni della legislazione in materia di protezione degli animali devono essere rispettate da tutti i detentori di animali in Svizzera e quindi da agricoltori e non. Per questo motivo gli agricoltori non ricevono pagamenti diretti per il rispetto di queste condizioni.
I contributi per il benessere degli animali rappresentano un indennizzo parziale per gli agricoltori che forniscono prestazioni maggiori vincolate a esigenze in materia di detenzione degli animali più severe rispetto a quelle sancite dalla legislazione sulla protezione degli animali.
Nell'ambito del programma URA comportano soprattutto una maggiore mole di lavoro, per esempio per la conduzione degli animali dalla stalla al pascolo e viceversa, per la recinzione del pascolo e la cura dello stesso.
Nell'ambito del programma SSRA comportano costi aggiuntivi (p.es. per superfici di stabulazione più ampie), maggior carico di lavoro e costi superiori del materiale, in particolare per le lettiere.
Le maggiori prestazioni non indennizzate dalla Confederazione vengono compensate dagli agricoltori ricavando sul mercato un prezzo di vendita superiore per le derrate alimentari derivanti da una produzione particolarmente rispettosa degli animali.
Peter Zbinden, UFAG, Settore Pagamenti diretti Programmi, peter.zbinden@blw.admin.ch
Laurent Nyffenegger, UFAG, Settore Pagamenti diretti Programmi, laurent.nyffenegger@blw.admin.ch
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